Articolo pubblicato in originale su RomaToday
Indagine compiuta con RomaToday e presentata nel talk “Roma si trasforma. La rivoluzione gentile” di Renato Scattarella. Tra i dati più interessanti: il 50% degli intervistati ritiene che si sia intrapreso un percorso di miglioramento. Solo il 18% pensa che la riduzione delle isole di calore sia un tema importante per il futuro della città

Roberto Gualtieri
Il sondaggio BiDiMedia su Gualtieri
I temi toccati dall’indagine
Il 36% dei romani promuove Gualtieri
Roma migliora per il 50%
Pulizia, riqualificazione e verde pubblico
Ma qual è la percezione di chi vive nella Città Eterna della cura degli spazi pubblici? Alla domanda “Ha notato miglioramenti visibili nel suo quartiere su pulizia, riqualificazione degli spazi urbani, verde pubblico?”, si registra un’ampia maggioranza di riscontri positivi. Il 23%, infatti, ha risposto “Sì, in modo evidente” e si somma al 33% che si è mantenuto più cauto con un “Qualcosa è migliorato, ma si deve fare di più”. Per il 23% la situazione è peggiorata, un altro 19% non ha notato cambiamenti, né in positivo, né in negativo.
Rifiuti prioritari, le ciclabili non interessano
Il sondaggio è anche un’occasione per inviare suggerimenti a chi governa la città. E così viene fuori che per il 68% sono pulizia urbana e gestioni dei rifiuti le azioni da potenziare nei quartieri di residenza. Incredibilmente bassa la percentuale di chi vorrebbe maggiori spazi di aggregazione (9%), mentre non sorprende poi molto che un esiguo 6% aspiri a più piste ciclabili e servizi di sharing.
La trasformazione di Roma viene promossa
La trasformazione di Roma è il fulcro della narrazione di Gualtieri e dei suoi assessori e consiglieri da ormai quattro anni. Ed è stato anche il tema del terzo talk di “Roma (incontra) Roma”. D’altronde, con i miliardi arrivati tra Giubileo e Pnrr, il centrosinistra ha potuto mettere mano a piazze, parchi, infrastrutture viarie, anche agli argini del fiume Tevere, dando nuovi aspetti a interi quadranti della città, creando nuove aree pedonali, migliorando l’arredo e il decoro urbano.
Ma per i romani ci sta riuscendo veramente? Che percezione c’è degli interventi effettuati finora? Per il 35% degli intervistati sono stati “positivi e ben visibili”, per il 23% “positivi anche se non evidenti”. Da sottolineare, però, che un totale corrispondente al 40% del campione non ha avuto giudizi positivi: il 24% li ha definiti “inutili, non apportano cambiamenti” e addirittura il 16% li ritiene “negativi, peggiorano la città”. Alla fine, però, la trasformazione di Roma viene ampiamente promossa.
Solo l’8% è interessato alla valorizzazione del Tevere
Quando si parla di futuro di Roma, poi, è interessante notare come le priorità siamo sempre le stesse rispetto alle azioni ritenute più importanti: gestione dei rifiuti per il 53%, cura del verde e decoro urbano per il 50%, qualità dell’aria e riduzione del traffico per il 40% (ma sappiamo quanto siano forti le resistenze alla Ztl Fascia Verde), mentre solamente il 18% degli intervistati considera importante agire sulle cosiddette “isole di calore”, cioè gli spazi urbani densamente antropizzati dove la scarsità di verde fa alzare le temperature nei mesi più caldi. Solo l’8% pensa che la valorizzazione del Tevere e la creazione dei parchi d’affaccio siano un impegno da portare avanti per il futuro.
Roma promossa nella gestione degli eventi
Non un plebiscito, ma una promozione netta per come Roma Capitale ha gestito gli eventi giubilari e il funerale di Papa Francesco. In quell’occasione centinaia di migliaia di persone si sono riversate su Roma per assistere alle esequie in piazza San Pietro e per rendere omaggio all’ex Pontefice nei giorni successivi. La macchina dell’accoglienza, insieme a quella per la sicurezza e la pulizia, hanno funzionato sostanzialmente bene, confermandosi durante il breve Conclave.
Lo pensano anche i romani. Per il 60% degli intervistati la gestione è stata “positiva, ha dato un’immagine di una città ordinata e in rinnovamento”. Per il 23% invece è stata una gestione “negativa, ha dimostrato al mondo l’inefficienza della città”, con un nutrito 17% che non ha saputo esprimere un giudizio.
Cantieri giubilari troppo centrali
Si apre poi un capitolo sugli interventi realizzati con i fondi del Giubileo 2025. I romani intervistati da BiDiMedia sono stati chiamati in causa sia sull’impatto delle opere, sia sulla loro localizzazione. Nel primo caso, alla domanda “Secondo lei i progetti legati al Giubileo 2025 possono lasciare un impatto positivo e duraturo sulla qualità della vita a Roma?”, il 43% ha risposto “Sì, ma dipenderà da come verranno gestiti in seguito”, mentre il 22% “Sì, sicuramente”, senza porre alcuna condizione. Il 32% ha invece dato una lettura negativa: “No, temo siano solo interventi temporanei”.
Passando poi alla localizzazione dei cantieri, il 58% li ha giudicati concentrati “prevalentemente al centro”, con il 31% che ha risposto “Anche sulle periferie, ma in maniera minore”. Solo per il 6% degli intervistati i cantieri sono stati “equamente distribuiti”. Un risultato che arriva poco dopo la decisione di Gualtieri di nominare Pino Battaglia nuovo assessore della sua giunta, affidandogli proprio una delega alle Periferie: “Si aggiusta il tiro, visto che gli interventi giubilari sono stati messi a terra e in parte conclusi” ha spiegato lo stesso neoassessore in una recente intervista al nostro giornale.
Gualtieri “vince” le elezioni
Arriviamo, infine, ai dati anticipati all’inizio. Le ultime due domande rivolte da BiDiMedia al campione di 1.200 romani sono dirette su Gualtieri. Del 36% che non ritiene che un altro potrebbe fare meglio al suo posto abbiamo detto. C’è poi un corposo e lusinghiero 52% di cittadini che ritiene di essere “molto” o “abbastanza” soddisfatto qualora il Sindaco uscente venisse riconfermato dalle urne nel 2027. Il 45% si divide tra chi non sarebbe “per nulla” soddisfatto (34%) e chi lo sarebbe “poco” (11%).
Il campo larghissimo stravince a Roma
In conclusione, BiDiMedia ha chiesto ai romani anche cosa voterebbero se si votasse oggi alle elezioni politiche. Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 30,6%, seguito dal Partito Democratico con il 27,7%. Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra si disputano il podio: il partito di Giuseppe Conte è al 10,7%, il cartello di Sinistra Italiana e Verdi segue al 9,5%. Tra i riformisti, Azione meglio di Italia Viva. Nell’ambito del centrodestra, Forza Italia batte la Lega di un pelo.
A oggi, un campo largo Pd+Avs+M5S, a trazione sicuramente progressista, a Roma otterrebbe quasi il 48% dei voti alle elezioni politiche. Il centrodestra (FdI + FI + Lega) si fermerebbe al 38,5%. Fatte salve percentuali da assegnare eventualmente a formazioni come Noi Moderati di Maurizio Lupi. Se, invece, nel centrosinistra si aggiungessero anche Italia Viva (molto probabile) e Azione, il campo larghissimo arriverebbe a sfondare il 50% dei voti, senza considerare l’apporto eventuale di +Europa (2%).