BiDiMedia s.r.l. ha condotto per l’UAAR (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) un sondaggio sull’Emilia Romagna riguardante le elezioni regionali del 17-18 Novembre ed i temi dell’8 per mille e delle recenti alluvioni sul territorio regionale.
Qui di seguito il comunicato stampa prodotto dall’UAAR
Alla domanda «Ritiene che le Istituzioni abbiano il dovere di promuovere tra i contribuenti la scelta “Stato / Calamità naturali” nell’8×1000?» la maggioranza degli elettori di tutti i partiti risponde sì, con in testa Avs (93%) e Pd (92%). Nel centrodestra i sì raggiungono il 73% in FdI, il 67% nella Lega e il 54% in FI. Tra i no, motivati dal fatto che l’8×1000 dovrebbe essere riservato al sostentamento della Chiesa cattolica o altre confessioni religiose, spicca il 31% dell’elettorato di FI, seguito da Lega (20%), FdI (16%), M5s (8%), Pd (4%) e Avs (2%).
Situazione analoga di fronte alla domanda «Ritiene che l’Emilia Romagna debba coinvolgere e coordinare i comuni colpiti dalle alluvioni nell’utilizzo dei fondi dell’8 per mille per “Calamità Naturali”?». I sì nella forma più decisa (perché «l’iniziativa sarebbe già dovuta partire post alluvione del 2023») superano il 78% in tutti i partiti del centrosinistra, con il record dell’85% di Avs.
Ma sono al 65% anche tra gli elettori di FdI e Lega e al 56% in FI. Di nuovo sono coloro che votano FI che mostrano la maggior percentuale di contrari (24%) in quanto «verrebbero sottratti fondi alla Chiesa cattolica o ad altre confessioni», seguiti da Lega (17%) e FdI (13%). I no rimangono sotto al 5% in tutte le forze del centrosinistra.
Infine la domanda «Quando ha compilato la sua ultima dichiarazione dei redditi era al corrente (o è stato adeguatamente informato da Caaf, commercialista, ecc.) della possibilità di scegliere “Stato / Calamità Naturali” nell’8 per mille?». La maggior consapevolezza, in ogni caso ben al di sotto di un adeguato livello di informazione, si riscontra tra gli elettori di FdI con il 27%, fino ad arrivare al 17% di M5s e al 14% di Avs. Il rammarico dei «no, se l’avessi saputo l’avrei presa in considerazione» è al valore massimo in Avs (70%), seguito da M5s (65%) e Pd (63%), fino a toccare di nuovo il minimo in FI (39%).
Per tornare alle parole del neo presidente de Pascale «è stato un anno e mezzo di speculazioni politiche, di scontri». Eppure, esaminando la volontà degli elettori di tutti i partiti, a iniziare da quelli dei più votati Pd e FdI, i colpi bassi e gli scaricabarile tra governo nazionale e amministrazione regionale potevano trovare una tregua laica nel coinvolgere contribuenti e istituzioni su condurre una campagna di raccolta e utilizzo fondi sfruttando un capitolo di spesa pubblica già esistente e disponibile, quello dell’8×1000 statale per le calamità naturali.
Chissà se il cambio di passo auspicato da Michele de Pascale e l’annunciato dialogo con la presidente Meloni andranno in questa direzione.
Roberto Grendene
La nota metodologica è pubblicata qui di seguito e sul sito ufficiale del ministero www.sondaggipoliticoelettorali.it entro i tempi previsti dalla legge.