BiDiMedia s.r.l. ha condotto per l’UAAR (Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) un sondaggio sull’Emilia Romagna riguardante i temi dell’8 per mille e delle recenti alluvioni sul territorio regionale.
Qui di seguito il comunicato stampa prodotto dall’UAAR
Alluvioni in Emilia-Romagna: 77 elettori su 100 vogliono che Regione e Comuni usino i fondi dell’8×1000
«Abbiamo scritto ai candidati presidente per le elezioni regionali – aggiunge il coordinatore regionale Uaar Roberto Vuilleumier – ma solo Federico Serra ha risposto. I big Michele De Pascale ed Elena Ugolini, in perfetta armonia clericale, hanno preferito non rispondere. Chissà se lo faranno adesso».
Dalle risposte all’ultima domanda del sondaggio emerge la scarsa conoscenza della possibilità di scegliere “Stato / Calamità naturali” nell’8×1000: nel momento in cui ha presentato la dichiarazione dei redditi solo il 23% risponde che era al corrente di tale possibilità, contro il 17% che non lo sapeva o non era stato informato dal Caaf o dal professionista che lo ha assistito. Spicca la percentuale del 52% di contribuenti che, se solo lo avessero saputo, avrebbero preso in considerazione la scelta “Stato / Calamità naturali”.
L’8×1000 ammonta a circa 1,4 miliardi l’anno e le ultime dichiarazioni dei redditi hanno visto un costante calo di preferenze per la Chiesa cattolica, che nel riparto 2024 ha ottenuto il minimo storico di 911 milioni. La scelta Stato è invece in costante crescita e ha raggiunto i 340 milioni. L’Uaar chiede l’abolizione del meccanismo dell’8×1000, perché le confessioni religiose dovrebbero essere finanziate dai rispettivi fedeli e non dallo Stato. Nell’attesa che ciò accada chiede che lo Stato non stia in disparte, ma si adoperi per coinvolgere i contribuenti a sostegno di interventi per far fronte alle calamità naturali.
La nota metodologica è pubblicata qui di seguito e sul sito ufficiale del ministero www.sondaggipoliticoelettorali.it entro i tempi previsti dalla legge.