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EMIGRAZIONE GIOVANILE E QUALIFICATA: I DATI DELL’ISTAT

Le cronache politiche italiane si focalizzano spesso su un tema: l’immigrazione. Quello di cui si parla in maniera molto meno frequente, invece, è il tema opposto, cioè quello degli italiani che decidono di lasciare il Paese ed emigrare all’estero. Chi sono, dove vanno, qual è il loro grado di istruzione e soprattutto, decidono di tornare a vivere in Italia?

Secondo il Rapporto Annuale dell’ISTAT pubblicato a metà maggio, nel decennio 2014-2023 più di 1 milione di italiani si sono trasferiti all’estero, 156.000 delle quali nel solo 2024 in aumento del 36,5% sull’anno precedente.

Tra quel più di un milione di persone con cittadinanza italiana che hanno deciso di lasciare l’Italia dal 2014, 367.000 sono giovani tra i 25 e i 34 anni, più di un terzo del totale. Il dato più importante è che di questi, il 39,7% era laureato, circa 146.000 persone. È interessante notare come l’ultimo anno preso in considerazione (2023) è quello con i valori più alti di sempre in termini di espatri dei giovani laureati: quasi 21.500, con un aumento del 21,2% sull’anno precedente. Non solo, è anche il valore più alto se si prendono in considerazione i giovani laureati sul totale degli espatriati tra i 25 e 34 anni: 50,9%. Si è passati dal 31,4% di giovani laureati sul totale degli espatriati nel 2014 (poco meno di un terzo) a più della metà, in un solo decennio.

Qual è la meta preferita dei laureati che partono? Nel 2023 è stato il Continente Europeo a farla da padrone: Germania, Regno Unito, Svizzera, Spagna e Francia sono i Paesi preferiti (con, rispettivamente, 3.000, 2.400, 2.300, 1.900 e 1.800 espatriati) mentre fuori dall’Europa sono gli Stati Uniti ad essere in testa tra i Paesi extra-Europei con 1.200 giovani laureati.

Se c’è chi parte, però, c’è anche chi ritorna. Sempre nel decennio 2014-2023 sono rientrati in Italia circa 113.000 giovani, di cui poco più di 49.000 laureati, per un saldo negativo di 97.000 persone laureate che sono rimaste a vivere fuori dai confini nazionali. Se nel 2014 il saldo tra i giovani laureati che sono tornati rispetto a coloro che sono partiti era del 29,9%, nel 2023 questa quota si è abbassata toccando il 26,9% tra le più basse degli ultimi 10 anni.

Andrea Cicciomessere

Redazione BiDiMedia

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